Sviluppare il rapporto con sé stessi, con il proprio corpo e le emozioni

Ogni persona è un essere complesso, in larga parte ignoto a sé stesso, che fin dalla prima infanzia è impegnato nella continua scoperta e conoscenza di sé attraverso il mondo. Il processo di conoscenza di sé avviene entro l’intricata trama di rapporti offerti dai contesti di vita, gli affetti, le appartenenze e le culture che in essi si manifestano, caratterizzati da storie spesso più antiche della nostra.

Questo processo può confrontarci con spaesamenti ed entusiasmi molto intensi. La persona che avverte che questo processo di scoperta di sé si è arrestato o ruota unicamente attorno a qualche tema fisso, può vivere una realtà caratterizzata ogni giorno dai medesimi vissuti, in cui l’assenza di orizzonti percepiti può manifestarsi come depressione. Ma può anche accadere che la vita coi suoi mutamenti ci sembri andare ad una velocità molto maggiore della nostra capacità di metabolizzazione, lasciandoci spaesati o magari euforici, entro una corrente di eventi in cui sentiamo faticoso riuscire a tenere assieme tutte le verità del nostro essere. La psicoanalisi si propone come interlocutore per accompagnare e dare senso a queste esperienze.

E’ possibile ripensare assieme al rapporto che si ha col proprio corpo, alle aspettative ed ai modelli di riferimento con cui lo viviamo, al ruolo elettivo che gli diamo nel comunicare agli altri qualcosa della nostra identità, tematiche queste che possono talvolta manifestarsi tramite disturbi alimentari, somatizzazioni, costruzioni narcisistiche, atti di autolesionismo o desideri di morte.

E’ possibile esplorare assieme il rapporto con le proprie emozioni, sospendendo su di esse il giudizio, provando ad entrare in rapporto con quelle parti di noi che per i più svariati motivi abbiamo ignorato, allontanato o combattuto.

E’ possibile lavorare per riflettere sul senso della propria vita, sulla propria storia che si manifesta nel presente e sulle sue possibili direzioni future.

Ogni persona è un essere complesso, in larga parte ignoto a sé stesso, che fin dalla prima infanzia è impegnato nella continua scoperta e conoscenza di sé attraverso il mondo. Il processo di conoscenza di sé avviene entro l’intricata trama di rapporti offerti dai contesti di vita, gli affetti, le appartenenze e le culture che in essi si manifestano, caratterizzati da storie spesso più antiche della nostra.

Questo processo può confrontarci con spaesamenti ed entusiasmi molto intensi. La persona che avverte che questo processo di scoperta di sé si è arrestato o ruota unicamente attorno a qualche tema fisso, può vivere una realtà caratterizzata ogni giorno dai medesimi vissuti, in cui l’assenza di orizzonti percepiti può manifestarsi come depressione. Ma può anche accadere che la vita coi suoi mutamenti ci sembri andare ad una velocità molto maggiore della nostra capacità di metabolizzazione, lasciandoci spaesati o magari euforici, entro una corrente di eventi in cui sentiamo faticoso riuscire a tenere assieme tutte le verità del nostro essere. La psicoanalisi si propone come interlocutore per accompagnare e dare senso a queste esperienze.

E’ possibile ripensare assieme al rapporto che si ha col proprio corpo, alle aspettative ed ai modelli di riferimento con cui lo viviamo, al ruolo elettivo che gli diamo nel comunicare agli altri qualcosa della nostra identità, tematiche queste che possono talvolta manifestarsi tramite disturbi alimentari, somatizzazioni, costruzioni narcisistiche, atti di autolesionismo o desideri di morte.

E’ possibile esplorare assieme il rapporto con le proprie emozioni, sospendendo su di esse il giudizio, provando ad entrare in rapporto con quelle parti di noi che per i più svariati motivi abbiamo ignorato, allontanato o combattuto.

E’ possibile lavorare per riflettere sul senso della propria vita, sulla propria storia che si manifesta nel presente e sulle sue possibili direzioni future.