I sentimenti religiosi, spirituali o filosofici rappresentano una sfera importante dell’esperienza umana. Per alcune persone questi termini coincidono tra loro, del tutto o parzialmente, per altre no. Gli esseri umani hanno lasciato una successione ininterrotta di testimonianze di come il proprio sentire riguardo ai misteri dell’esistenza si sia organizzato in molteplici forme, alcune più istintive, altre più emozionali, altre ancora più intellettuali: le culture sciamaniche, le religioni, i culti antichi e moderni, le scuole filosofiche o quelle esoteriche ma anche l’arte e la scienza in alcune manifestazioni, sono alcuni dei tentativi che l’essere umano ha provato a percorrere per approcciarsi a questi misteri.
Questa varietà nei secoli si è organizzata di volta in volta in modi più o meno solitari o condivisi, abbiamo così l’esperienza dei mistici, quella degli eremiti, delle scuole, delle piccole comunità, fino alle forme più organizzate ove spiritualità o filosofia avevano un profondo impatto nella vita di un villaggio, di una città o di una nazione.
Come studio Samarcanda proponiamo sia possibile occuparci assieme di questi percorsi, interessandoci del desiderio di spiritualità, di come questo interroghi l’uomo, ponendo la propria storia personale entro tradizioni secolari, dilemmi morali, nuove appartenenze o nuove solitudini che possono talvolta rimettere in discussione scelte ed appartenenze precedenti.
Al giorno d’oggi la domanda e l’offerta di spiritualità è molto vasta, il contributo specifico che riteniamo di offrire riguarda la possibilità di avviare una riflessione che tenga al centro il rapporto tra le proprie esperienze di ricerca spirituale ed il proprio sentire nel procedere del percorso stesso. Il proprio vissuto infatti si trova spesso confrontato con pregiudizi, dogmi o aspettative circa il come dovrebbe essere il percorso spirituale, al punto tale da finire spesso per essere sacrificato, o disconosciuto, a discapito del percorso stesso.
I sentimenti religiosi, spirituali o filosofici rappresentano una sfera importante dell’esperienza umana. Per alcune persone questi termini coincidono tra loro, del tutto o parzialmente, per altre no. Gli esseri umani hanno lasciato una successione ininterrotta di testimonianze di come il proprio sentire riguardo ai misteri dell’esistenza si sia organizzato in molteplici forme, alcune più istintive, altre più emozionali, altre ancora più intellettuali: le culture sciamaniche, le religioni, i culti antichi e moderni, le scuole filosofiche o quelle esoteriche ma anche l’arte e la scienza in alcune manifestazioni, sono alcuni dei tentativi che l’essere umano ha provato a percorrere per approcciarsi a questi misteri.
Questa varietà nei secoli si è organizzata di volta in volta in modi più o meno solitari o condivisi, abbiamo così l’esperienza dei mistici, quella degli eremiti, delle scuole, delle piccole comunità, fino alle forme più organizzate ove spiritualità o filosofia avevano un profondo impatto nella vita di un villaggio, di una città o di una nazione.
Come studio Samarcanda proponiamo sia possibile occuparci assieme di questi percorsi, interessandoci del desiderio di spiritualità, di come questo interroghi l’uomo, ponendo la propria storia personale entro tradizioni secolari, dilemmi morali, nuove appartenenze o nuove solitudini che possono talvolta rimettere in discussione scelte ed appartenenze precedenti.
Al giorno d’oggi la domanda e l’offerta di spiritualità è molto vasta, il contributo specifico che riteniamo di offrire riguarda la possibilità di avviare una riflessione che tenga al centro il rapporto tra le proprie esperienze di ricerca spirituale ed il proprio sentire nel procedere del percorso stesso. Il proprio vissuto infatti si trova spesso confrontato con pregiudizi, dogmi o aspettative circa il come dovrebbe essere il percorso spirituale, al punto tale da finire spesso per essere sacrificato, o disconosciuto, a discapito del percorso stesso.